I regali di Donald a Wall Street

POPWEEK, l'economia di una settimana
05 Febbraio 2017 - 11:38
Trump in campagna elettorale a Las Vegas, foto di Gage Skidmore (CC BY-SA 2.0)

 

Finisce la seconda settimana dall'inizio del mandato di Donald Trump che, instancabile, continua a collezionare titoli sui giornali. L'ultimo in ordine di tempo è di venerdì quando il capo della Casa Bianca ha avviato un provvedimento per smantellare la legge nota come Dodd-Franck Act, varata nel 2010, dopo il fallimento di Lehman Brothers. Obiettivo della norma era limitare gli investimenti speculativi e sottoporre gli istituti ritenuti strategici – quelli “too big to fail”, troppo grandi per fallire - a controlli continui per prevenire i fallimenti.

Sempre venerdì, tra l'altro, Trump ha incontrato proprio gli amministratori delegati di alcune delle principali banche d'affari americane, come JPMorgan Chase e Blackstone. Ma non solo: a dispetto delle continue affermazioni fatte riguardo alla propria intenzione politica di difendere gli americani, la decisione di Trump mette nel mirino anche la Fiduciary Rule, che sarebbe dovuta entrare in vigore ad aprile e che imponeva ai consulenti finanziari di agire nell'interesse dei propri clienti, evitando – specie per le fasce più deboli – di proporre lucrosi investimenti a rischio che prevedono ricche commissioni per i broker.

 

Secondo Gary Cohn, consigliere economico di Trump ed ex presidente di Goldman Sachs, queste decisioni non espongono i consumatori e il sistema a maggiori rischi, ma semplicemente evitano “un sovraccarico di regole in materia finanziaria” che interferirebbero con il ruolo degli Usa come leader della finanza mondiale.

 

Sempre di ieri è la notizia che a gennaio gli occupati sono cresciuti di 227.000 unità e il tasso di disoccupazione si aggira intorno al 4,8%. Si tratta del primo report sul tema sotto l'amministrazione Trump, anche se i dati sono stati raccolti nella seconda settimana del mese, prima della fine del passaggio di consegne con Obama. Ora sarà interessante osservare la posizione del neo presidente che in passato aveva affermato che i dati sul lavoro “erano un truffa”.

Sempre a proposito di forza lavoro, il divieto di ingresso negli Usa per quattro mesi per i cittadini di sette Paesi a maggioranza musulmana introdotto dall'amministrazione sabato scorso, oltre a provocare una battaglia legale – ultimo atto, venerdì, la decisione di un giudice federale di Seattle che ha bloccato temporaneamente su tutto il territorio nazionale il divieto – ha sollevato le proteste della Silicon Valley che attinge gran parte della propria manodopera specializzata in tutto il mondo, inclusi i Paesi oggetto del bando. Quartz ha raccolto in questo pezzo, aggiornato in tempo reale, i numeri sull'impatto della decisione presa dal governo e le reazioni delle aziende tech.

Ma, per ora, come rileva Politico, né queste prese di posizione né le proteste dei cittadini sembrano aver aiutato Trump a riflettere sul fatto che negli Usa i più cruenti e recenti attacchi terroristici sono stati opera di cittadini americani di religione islamica.

 

Bonus track

§ A proposito di mercati, non perdetevi il “pranzo” settimanale del Financial Times: al tavolo, questa settimana c'è Ed Thorp, 84 anni, autore di una tesi di dottorato in cui nei primi anni Sessanta raccontava come battere i casinò (riuscendoci e facendosi bandire per questo motivo). Sfortunato al gioco – si fa per dire – è stato invece molto fortunato in borsa, dove ha costituito, nel 1969, uno dei primi fondi di investimento che utilizzavano un algoritmo, grazie alla sua bravura in matematica decisamente sopra la media. Secondo lui, per dire, la truffa finanziaria di Bernard Madoff era fin troppo evidente: profitti troppo alti per non destare sospetti. Ma nonostante questo,  dice, in giro per Wall Street è ancora pieno di frodi simili.

 

 

 

Nella foto di Gage Skidmore, Trump in campagna elettorale a Las Vegas (CC BY-SA 2.0)

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